Descrizione
“Ciò che più mi ha sempre affascinato nella pratica di Alberto Burri è la sua familiarità col fuoco; l’idea di creare un dipinto dall’alchimia che il calore scatena al contatto con la materia”. Mosso dall’ammirazione per l’artista umbro, per la sua instancabile energia e volontà di sperimentare, Giberto Arrivabene Valenti Gonzaga ha creato una serie limitata di vasi ispirata alle Combustioni di Burri.
Sono vasi di circa trenta centimetri, soffiati a Murano fondendo al vetro della polvere di vetro che ne amplifica i piani visiva. Nel passaggio finale il Vaso Burri è avvolto da una copertura in vetro trasparente, volutamente irregolare, quasi increspato, per ricreare l’effetto delle plastiche sciolte dalla fiamma ossidrica. Questa complessa, quanto innovativa tecnica è stata possibile grazie alla collaborazione col maestro Gianni Seguso, impareggiabile conoscitore dei segreti della lavorazione muranese.
Il Designer
“Nei miei primi ricordi Venezia aveva altri colori. Era più spenta, drammatica, distrutta, profondamente romantica. Bellissima. Non c’era la luce di oggi, più scintillante, forse, ma meno poetica”.
La vita di Giberto Arrivabene Valenti Gonzaga, è visceralmente legata a Venezia. Le memorie infantili, le più belle, sono quelle che si sono formate nelle stanze di Palazzo Papadopoli, tra gli affreschi del Tiepolo e gli affetti familiari.
Lavorazione a Mano
Non c’è nulla tra gli oggetti creati da Giberto che non sia il risultato di un abile e meticoloso lavoro di artigianato artistico.
Ogni singolo pezzo nasce da uno schizzo di Gibi fatto ad acquerello su carta lucida: “Quando vedo qualcosa che mi ispira o un oggetto che mi piace, lo disegno e lo rielaboro. Poi si passa alla realizzazione”.