LUCE AGATA – Light Switch

1.220,00

LUCE AGATA, i gioielli da tavola disegnati da Giberto rappresentano quel tocco di eleganza e sofisticatezza fil rouge delle collezioni firmate dal designer veneziano.

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Dimensioni:
Cm 9 x 5
Materiali: Agata, Vermeil
Peso: 430 gr

COD: LUCE-AGATA Categoria: Tag: , ,

Descrizione

In occasione del FuoriSalone, il designer Giberto Arrivabene Valenti Gonzaga ha dato vita a LUCE SERENISSIMA, preziosi interruttori per la luce che evocano sensazioni di atemporalità e artigianalità, attraverso l’unione di materiali antichi e tecniche di design moderne.

L’idea degli interruttori trova la sua origine a casa, a Palazzo Papadopoli, palazzo in stile barocco affacciato sul Canal Grande. Un giorno, mentre il designer lavorava nel suo studio, un raffinato interruttore della luce in marmo ha attirato la sua attenzione.

In un attimo la sua memoria è tornata a quando, ancora bambino, interruttori simili popolavano tavoli e comodini. Contemporaneamente si è reso conto della loro scomparsa dal vocabolario del design moderno. Così è iniziata l’avventura degli interruttori LUCE SERENISSIMA, al tempo stesso oggetti d’uso e opere d’arte in scala.

Unendo il vermeil, argento bagnato nell’oro, il vetro e le pietre del Madagascar ha creato tre differenti versioni, delle sottili ma sorprendenti variazioni sul tema. La prima è verde, in vetro Avventurina, una particolarissima specialità di vetro disseminata di pagliuzze dorate, la seconda in rodonite, una lucida pietra rosa con striature nere, e la terza in agata, una rara pietra che sfuma dai toni del blu a quelli del grigio. Tutti i modelli sono dotati di bottoni in vermeil.

Il Designer

La vita di Giberto Arrivabene Valenti Gonzaga, è visceralmente legata a Venezia. Le memorie infantili, le più belle, sono quelle che si sono formate nelle stanze di Palazzo Papadopoli, tra gli affreschi del Tiepolo e gli affetti familiari.

“Nei miei primi ricordi Venezia aveva altri colori. Era più spenta, drammatica, distrutta, profondamente romantica. Bellissima. Non c’era la luce di oggi, più scintillante, forse, ma meno poetica”.

Lavorazione a mano

Ogni singolo pezzo nasce da uno schizzo di Gibi fatto ad acquerello su carta lucida: “Quando vedo qualcosa che mi ispira o un oggetto che mi piace, lo disegno e lo rielaboro. Poi si passa alla realizzazione”.
Il vetro, materiale principale nelle collezioni, viene lavorato a Murano.

Ogni bicchiere, ogni specifico oggetto viene soffiato dai maestri vetrai nelle fornaci veneziane.

Giberto porta loro i suoi acquarelli e li discute per perfezionare il progetto, verificarne la fattibilità, e apportare eventuali modifiche. Una volta realizzata la forma desiderata, viene il momento della decorazione.