{"id":15108,"date":"2015-04-01T15:12:39","date_gmt":"2015-04-01T13:12:39","guid":{"rendered":"https:\/\/www.giberto.it\/uomo-vogue-italia\/"},"modified":"2020-02-04T15:22:22","modified_gmt":"2020-02-04T14:22:22","slug":"uomo-vogue-italia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.giberto.it\/it\/uomo-vogue-italia\/","title":{"rendered":"Giberto Arrivabene Valenti Gonzaga – UOMO VOGUE ITALIA"},"content":{"rendered":"

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Giberto Arrivabene Valenti Gonzaga<\/h3>\n

The Arrivabene Valenti Gonzaga in Venice.<\/em><\/p>\n

10 April 2015[\/vc_column_text][vc_separator][vc_column_text]\"\"[\/vc_column_text][vc_separator][vc_column_text]”Ogni volta che dal mio ufficio di fronte guardo casa divento pazza di felicit\u00e0. Vedere le luci accese a tutte le finestre, sapere che c\u2019\u00e8 chi si prende cura di ogni minimo dettaglio dopo anni in cui ogni giorno c\u2019era un pezzo di intonaco che cadeva, un lampadario che si sbriciolava, \u00e8 fantastico.\u00a0Prima il palazzo cascava a pezzi, e ora \u00e8 spick-and-span”.<\/p>\n

Bianca Arrivabene Valenti Gonzaga non sembra avere rimpianti sulla trasformazione di palazzo Papadopoli in un Aman resort.\u00a0Eppure Adrian Zecha, il fondatore della catena che ha rivoluzionato il mondo degli hotel superlusso fin dall\u2019apertura dell\u2019Amanpuri di Phuket nell\u201988, aveva provato a incontrare lei e il marito Giberto per anni. “Ci contattavano periodicamente. Poi un giorno un amico ci ha portato Adrian a casa. In due ore abbiamo deciso: mio marito gli ha detto ‘Noi non vendiamo, affittiamo’. E quando lui ha accettato, ha aggiunto ‘Hai un altro problema: noi non usciamo, ci teniamo l\u2019ultimo piano’. Zecha non ha battuto ciglio: ‘Cool. I miei ospiti saranno felici di incontrarvi’.<\/p>\n

La ristrutturazione, blindata dalle Belle Arti, \u00e8 stata eseguita alla perfezione, con una cura meticolosa di ogni minimo dettaglio”.\u00a0L\u2019effetto finale \u00e8 sontuoso, ma arioso, luminoso, senza gli eccessi glitzy e sovraccarichi di troppi hotel.\u00a0E poi, a differenza di altre strutture veneziane con sede in magioni di prestigio, l\u2019aver dedicato i saloni del piano nobile interamente agli spazi comuni fa vivere, non solo agli ospiti dell\u2019hotel ma anche a chi ci viene semplicemente a bere uno spritz, il lusso di avere un palazzo tutto per s\u00e9.\u00a0Le 24 tra stanze e suites sono di un\u2019eleganza understated: del resto se dormi sotto un affresco di Tiepolo, o hai a disposizione un salottino del \u2019700 colmo di chinoiseries rococ\u00f2 non hai bisogno di molto altro.<\/p>\n

“Adrian ci disse che prima di iniziare a parlare di lavori voleva che soggiornassimo in uno dei suoi resort. Cos\u00ec al ritorno da uno dei nostri viaggi da Sai Baba, a Puttaparthi, ci siamo fermati in Rajasthan, all\u2019Amanbagh.\u00a0Venire dall\u2019ashram e andare in un Aman \u00e8 come prendere un aereo e andare in Giappone, c\u2019\u00e8 un contrasto enorme, un livello di lusso totalmente diverso. La cosa fantastica \u00e8 che si occupano di tutti i tuoi sensi, di quello che vedi, di quello che annusi, di quello che tocchi, dalle forchette alle lenzuola.<\/p>\n

Il servizio che apprezzo di pi\u00f9 a Venezia? La spa,\u00a0anche se da brava toscana\/spartana ne sto alla larga: \u00e8 sempre difficile per me coccolarmi a questo livello. L\u2019unico spazio che \u00e8 davvero cambiato radicalmente \u00e8 il giardino: era una selva di glicini, pitosforo, rose, tigli e gelsomini. Totalmente laidback, e ora perfettamente curato”.<\/p>\n

Ospiti interessanti? “Molti inglesi, generalmente piacevoli. Per il\u00a0matrimonio di Clooney\u00a0invece siamo andati via. Eravamo presi d\u2019assedio come non succedeva dai tempi del nostro matrimonio”.<\/p>\n

I momenti migliori per godersi Venezia? “Marzo e ottobre, clima ottimale, luce fantastica.\u00a0La\u00a0Biennale, il festival del cinema, i grandi eventi sono pretesti, a Venezia bisogna venire per visitare l\u2019Accademia, Ca\u2019 Rezzonico, Palazzo Mocenigo, Ca\u2019 Pesaro, i musei di San Polo e Santa Croce”.<\/p>\n

Consulente per Christie\u2019s, eternamente in jeans, camicia e All Star, Bianca Arrivabene non ha cambiato look per adeguarsi a eventuali aspettative sull\u2019aristocratica padrona di casa da parte degli ospiti dell\u2019Aman. “Ho sempre lo stesso, meraviglioso monocappotto di Prada. Dopo 10 anni era un po\u2019 andato, ma sono stati cos\u00ec gentili da rifarmelo uguale.\u00a0Quando sono con mio marito, il contrasto non potrebbe essere maggiore: lui \u00e8 sempre un gran signore elegantissimo, io sembro una stracciona”.<\/p>\n

Attenzione al look a parte, Giberto e Bianca Arrivabene sono perfettamente in sintonia: anche lui (“e le mie adorabili sorelle comproprietarie”) \u00e8 soddisfatto del deal con l\u2019Aman: “Sono felice che si siano creati 70 posti di lavoro per i ragazzi simpatici che lavorano qua. E poi il ristorante, adesso che \u00e8 affidato a Riccardo De Pr\u00e0, \u00e8 eccezionale, e il nostro barman italoamericano \u00e8 semplicemente fantastico”.<\/p>\n

Occupatissimo con le sue collezioni di oggetti in vetro, un\u2019attivit\u00e0 iniziata \u201cresuscitando\u201d vecchi pezzi di casa per s\u00e9 e gli amici, e trasformatasi negli anni nella creazione di un\u00a0marchio<\/a>\u00a0apprezzato in tutto il mondo, sta lavorando a un pezzo particolarmente impegnativo: “La riproduzione in vetro colorato della Paolina Borghese di Canova. Ho ottenuto il permesso per scannerizzarla e i diritti per riprodurne 14 esemplari. \u00c8 un oggetto estremamente complesso da realizzare: il problema delle statue di vetro \u00e8 che di solito sono prive di dettagli; per catturare la finezza dell\u2019opera di Canova occorre utilizzare la tecnica di Lalique, con quattro stampi diversi. Ho consultato tanti dei miei artigiani vetrai prima di affidarla a uno straordinario maestro di 70 anni che \u00e8 stato cos\u00ec pazzo da accettare. I due primi esemplari si sono rotti, ma continuiamo a tentare”.[\/vc_column_text][vc_separator][\/vc_column][\/vc_row][vc_row full_width=”stretch_row”][vc_column][vc_column_text]<\/p>\n

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