Descrizione
Il vaso Cecilia è una piccola gemma nella collezione di Giberto. Con la sua piccola dimensione, la densità del vetro e la tecnica craquelè rappresenta un unicum, sotto multi punti di vista.
Può ospitare un unico fiore, un mazzolino di anemoni o di margherite di campo, ed è proprio il nome di un fiore a definire il colore che lo rappresenta, il glicine.
Il suo nome ricorda la primavera e i suoi profumi ed è stato creato grazie alla intensa collaborazione con il Maestro Gianni Seguso a Murano appositamente per personalità dai gusti sofisticati. La forma essenziale e delicata è arricchita da bolle e fratture, ottenute tramite una tecnica dal sapore magico che coinvolge un getto di acqua fredda durante il processo di creazione.
Questo vaso descrive alla perfezione l’anima creativa del designer Giberto e la sua nuance ricorda i colori del nostro brand veneziano.
Il Designer
La vita di Giberto Arrivabene Valenti Gonzaga, è visceralmente legata a Venezia. Le memorie infantili, le più belle, sono quelle che si sono formate nelle stanze di Palazzo Papadopoli, tra gli affreschi del Tiepolo e gli affetti familiari.
“Nei miei primi ricordi Venezia aveva altri colori. Era più spenta, drammatica, distrutta, profondamente romantica. Bellissima. Non c’era la luce di oggi, più scintillante, forse, ma meno poetica”.
Lavorazione a mano
Ogni singolo pezzo nasce da uno schizzo di Gibi fatto ad acquerello su carta lucida: “Quando vedo qualcosa che mi ispira o un oggetto che mi piace, lo disegno e lo rielaboro. Poi si passa alla realizzazione”.
Il vetro, materiale principale nelle collezioni, viene lavorato a Murano.
Ogni bicchiere, ogni specifico oggetto viene soffiato dai maestri vetrai nelle fornaci veneziane.
Giberto porta loro i suoi acquarelli e li discute per perfezionare il progetto, verificarne la fattibilità, e apportare eventuali modifiche. Una volta realizzata la forma desiderata, viene il momento della decorazione.