Descrizione
“Dopo un soggiorno a Jaipur, città incantata del Rajasthan, ho cercato di ricreare nel vetro gli incredibili contrasti di colore dell’India”; la coppa Jai esiste infatti in cinque varianti di vetro soffiato – ambra, cristallo, nero, rosso e verde – finita con un bordo in platino e un piccolo bottone in ematite: “Ho scelto l’ematite per la sua colorazione azzurra ferrosa che bene si adatta alla natura stessa del vetro”.
La coppa è un oggetto originale quanto complesso che combina tre elementi differenti – il vetro soffiato, il metallo e la pietra – che si esaltano proprio nella loro naturale distanza. Abbinabile ai bicchierini della stessa serie Jai, ma anche ai colori dei Vaso e della caraffa Lola, la coppa è perfetta per servire gelato, frutta o dessert ma è magnifica anche spaiata per salse o aperitivi.
Il Designer
La vita di Giberto Arrivabene Valenti Gonzaga, è visceralmente legata a Venezia. Le memorie infantili, le più belle, sono quelle che si sono formate nelle stanze di Palazzo Papadopoli, tra gli affreschi del Tiepolo e gli affetti familiari.
“Nei miei primi ricordi Venezia aveva altri colori. Era più spenta, drammatica, distrutta, profondamente romantica. Bellissima. Non c’era la luce di oggi, più scintillante, forse, ma meno poetica”.
Lavorazione a Mano
Ogni singolo pezzo nasce da uno schizzo di Gibi fatto ad acquerello su carta lucida: “Quando vedo qualcosa che mi ispira o un oggetto che mi piace, lo disegno e lo rielaboro. Poi si passa alla realizzazione”.
Il vetro, materiale principale nelle collezioni, viene lavorato a Murano.
Ogni bicchiere, ogni specifico oggetto viene soffiato dai maestri vetrai nelle fornaci veneziane.
Giberto porta loro i suoi acquarelli e li discute per perfezionare il progetto, verificarne la fattibilità, e apportare eventuali modifiche. Una volta realizzata la forma desiderata, viene il momento della decorazione.